Padri
Stimmatini
Sono passati molti anni da quel lontano 1957 in cui alcuni Stimmatini, con a capo Padre Pietro Marchesini, hanno avviato l'esperienza esaltante e impegnativa di un Centro per formare le giovani leve di Verona, perché potessero affrontare la vita ed il lavoro in modo adeguato e consapevole.
Il Centro degli Stimmatini non è stato quindi solo occasione per imparare nozioni o competenze professionali, ma è stato soprattutto un momento fondamentale per far crescere e maturare valori importanti che oggi sono vissuti da tanti nel mondo sociale, imprenditoriale ed anche religioso. Cinquanta anni in cui molti religiosi Stimmatini hanno dimostrato con la loro vita e il loro impegno che vale la pena restare dalla parte dei giovani e accettare la sfida della formazione.
Lo hanno imparato dal loro fondatore, Don Gaspare Bertoni, prete veronese che agli inizi dell'Ottocento ebbe il coraggio di aprire le porte a tanti ragazzi disorientati e lasciati ai margini della società, offrendo loro scuola, impegno e valori morali che preparavano alla vita. Cinquanta anni in cui molti laici, insegnanti e collaboratori di ogni genere, hanno voluto non solo essere accanto agli Stimmatini per collaborare con loro, ma diventare parte viva e responsabile nella conduzione del Centro, persone che si sono fatte carico di servizi e attività fondamentali per avere un futuro ricco di promesse sempre mantenute.
Oggi guardiamo con meraviglia e stupore non solo alle mura rinnovate e belle del Centro, ai laboratori che nel tempo sono stati adeguati alle nuove tecnologie, ma soprattutto alle persone che lo popolano, agli insegnanti che continuano con impegno ad essere accanto a chi chiede di essere accompagnato, al personale non docente che nel silenzio accompagna i passi di tanti ragazzi per non farli sentire soli, agli Stimmatini, pochi ma carichi di entusiasmo, che vogliono continuare a battere le orme del loro fondatore.
Una piccola, grande storia che ha avuto per Verona una importanza non indifferente se è vero che molte delle imprese grafiche, edilizie e della ristorazione, hanno avuto qui il loro inizio e continuano ad essere elementi di sviluppo e di presenza significativa nei centri vitali della società veronese. Abbiamo però oggi la sensazione di trovarci ad un punto di svolta. La situazione normativa nazionale e regionale è fluida; è in atto un processo di transizione verso un nuovo sistema scolastico e formativo di cui non è chiaramente prevedibile l'impatto sulla formazione professionale.
Come spunti per una riflessione a più voci proponiamo: necessità di consolidare l'identità e la finalità della Formazione Professionale dentro il sistema educativo nazionale di Istruzione e di Formazione necessità di rilanciare la specificità della Formazione Professionale, comunque ancorata al contesto socio-economico del Veneto, nella logica anche della formazione continua necessità di promuovere il dialogo e l'incontro della Formazione Professionale con le Organizzazioni cattoliche impegnate nella Scuola e nella Formazione, con uno stile di autentica cooperazione e condivisione della missione educativa necessità di riaffermare l'importanza di una scelta libera, compiuta dai giovani e dalle famiglie, del percorso educativo/formativo ritenuto più confacente alle proprie personali predisposizioni; e quindi la valenza educativa, pedagogica e didattica del percorso di formazione professionale. Oggi l'insegnamento, l'educazione, la formazione sembrano vivere una stagione di difficoltà nel trasmettere ai giovani i valori base dell'esistenza, sia come persone sia come comunità.